Valeriana rossa

Centranthus ruber
(L.) DC.

FAMIGLIA:
Caprifoliaceae

 
 
 

ETIMOLOGIA

Il nome generico Centranthus deriva dalle parole greche kentron e anthos che significano rispettivamente “sprone” e “fiore”, con riferimento alla presenza dello sperone a forma di corno su un lato della corolla. Ruber, in latino “rosso”, fa riferimento alla colorazione del fiore anche se alcuni esemplari possono avere fioriture bianche.


 
 

ORIGINE

La specie è originaria dell’Europa meridionale, Nord africa e Asia minore. In Italia è prevalentemente diffusa nelle regioni più calde.


 

SPECIE

La valeriana rossa è una pianta erbacea perenne con fusti legnosi alla base, alta fino a 150 cm.

Le foglie sono opposte, di colore verde glauco, ovali o lanceolate. L’infiorescenza e costituita da numerosi piccoli fiori con uno sperone lungo e sottile che permette solo ad insetti con un lungo apparato boccale, come le farfalle, di succhiare il nettare contenuto al suo interno. I fiori vengono così impollinati e i frutti che si sviluppano hanno dei piccoli pappi piumosi che ne facilitano la dispersione come se fossero dei paracaduti in miniatura.


 

CURIOSITÀ

In passato questa specie veniva utilizzata per le sue proprietà sedative e calmanti al posto della valeriana comune (Valeriana officinalis).

Anticamente con i suoi semi venivano anche preparati unguenti utilizzati per imbalsamare animali morti.


 
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