Clematide

Clematis vitalba L.

FAMIGLIA:
Ranunculaceae

 
 
 

ETIMOLOGIA

Il nome Clematis significa dal greco “tralcio di vite” e si riferisce alla somiglianza dei suoi rami con quelli della vite. L’aggettivo vitalba rafforza questa idea e qualifica la specie come una “vite bianca” a causa del colore dei fiori e dei frutti.


 
 

ORIGINE

Specie originaria dell’Europa e del Caucaso. In Italia è presente su tutto il territorio fino a circa 1500 metri di quota. Viene considerata una specie infestate dei margini boschivi, al pari dei rovi.


 

SPECIE

La clematide è una pianta lianosa rampicante con fusto legnoso che può raggiungere anche i 30 metri. Le foglie sono di colore verde scuro, divise in 3-5 foglioline ovali-lanceolate con margine dentato. In estate la clematide fiorisce, i suoi fiori sono numerosi e profumati, bianco verdastri e ricoprono tutti i suoi rami. I frutti secchi sono muniti di una lunga appendice bianca e piumosa che conferisce alla pianta in frutto un aspetto inconfondibile.


 

CURIOSITÀ

I germogli giovani della vitalba, dal sapore amaro, possono essere utilizzati come ingrediente di gustose frittate. Vanno colti solo quando sono giovani e freschi perché con la crescita la pianta produce sostanze tossiche. Nelle piante più vecchie possono esserci anche alcaloidi e saponine accumulate nei tessuti che possono provocare irritazioni cutanee al contatto. In passato veniva chiamata “erba dei censiosi” perché i mendicanti usavano le sue foglie per procurarsi irritazioni per impietosire i possibili donatori.


 
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