Maggiociondolo
Laburnum anagyroides Medik.
FAMIGLIA:
Fabaceae
ETIMOLOGIA
Il nome del genere corrisponde a quello che già Plinio utilizzava per queste piante, il suo significato non è noto. Anagyroides sembrerebbe far riferimento ad un’altra pianta, l’anagiride, a cui il maggiociondolo assomiglia.
ORIGINE
Il maggiociondolo è diffuso nelle regioni dell’Europa meridionale. Cresce prevalentemente su terreni calcarei, spesso associato a boschi di carpino nero e orniello.
SPECIE
Arbusto o piccolo alberello che raramente supera i 6-8 metri di altezza i fusti che si dipartono dalla base divergono tra loro determinando la formazione di una chioma allargata e irregolare. La corteccia degli esemplari più vecchi è di color grigio cenere. Le foglie sono costituite da tre foglioline ovato-ellittiche con apice arrotondato e margine intero; la pagina superiore è color verde intenso, quella inferiore più chiara e pubescente. I fiori, piccoli e numerosi, sono riuniti in infiorescenze a grappolo molto vistose, di color giallo oro. Come suggerito dal nome comune di questa specie, maggiociondolo, la fioritura avviene nel mese di maggio-giugno, quando le foglie sono già presenti sulla pianta. Il frutto è un legume secco e appiattito, di color bruno quando maturo. I semi contenuti al suo interno sono piccoli, neri e brillanti, altamente velenosi.
CURIOSITÀ