Mirto

Myrtus communis L.

FAMIGLIA:
Myrtaceae

 
 
 

ETIMOLOGIA

L’etimologia del genere rimanda al latino myrthum, con la stessa radice di myron “profumo” per le sue proprietà aromatiche. In antichità il suo legno e le sue foglie venivano bruciati proprio per sprigionare tutte le sue fragranze.


 
 

ORIGINE

È una specie spontanea delle regioni mediterranee, comune nella macchia mediterranea.


 

SPECIE

Arbusto sempreverde di piccole dimensioni e molto ramificato. Le sue foglie coriacee sono di piccole dimensioni, color verde brillante e con apici leggermente appuntiti. Se stropicciate le foglie emanano un aroma caratteristico, prodotto dalla pianta come difesa dagli erbivori. Il mirto fiorisce a tarda primavera – inizio estate, i fiori sono bianchi, di piccoli dimensioni e con numerosi stami prominenti. Le bacche compaiono a fine estate ma maturano solo in inverno quando vengono raccolte per produrre il liquore tradizionale.


 

CURIOSITÀ

Per il suo contenuto di numerosi principi attivi, tannini e resine, il mirto viene considerato una pianta aromatica e officinale molto importante. Questa pianta, ad esempio, viene utilizzata in campo erboristico e farmaceutico per la cura di disturbi dell’apparato digerente e del sistema respiratorio.


 
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