Prugnolo selvatico

Prunus spinosa L.

FAMIGLIA:
Rosaceae

 
 
 

ETIMOLOGIA

Il nome generico, già in uso presso i Romani, è di etimologia incerta ma deriva comunque dal greco prunon, che significa prugna. L’epiteto della specie fa riferimento alla presenza di numerose spine.


 
 

ORIGINE

Questa pianta è originaria dell’Europa, del Caucaso dell’Africa settentrionale. In Italia cresce ai margini dei boschi preferendo luoghi soleggiati.


 

SPECIE

Il prugnolo selvatico è arbusto caducifoglie. La sua corteccia è scura e i rami sono ricoperti di spine. Le foglie sono ovate e verde scuro. La fioritura avviene tra marzo e aprile quando numerosissimi fiorellini bianchi ricoprono i suoi rami quando ancora l’arbusto è spoglio. Dalla fecondazione dei fiori derivano dei frutti tondi di colore blu-viola che maturano in autunno. I frutti sono ricoperti da una patina argentata e cerosa, detta pruina, che protegge dai raggi ultravioletti e impedisce l’eccessiva disidratazione dei frutti.


 

CURIOSITÀ

I frutti del prugnolo sono commestibili, contengono molta vitamina c e tannini. In passato venivano utilizzati per la preparazione di confetture e alcolici, oggi vengono ancora utilizzati in alcune preparazioni erboristiche come purganti e depurativi.


 
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