Robbia selvatica

Rubia peregrina L.

FAMIGLIA:
Rubiaceae

 
 
 

ETIMOLOGIA

Il nome generico deriva dal latino ruber “rosso” per le proprietà tintorie delle radici, soprattutto di quelle di Rubia tinctorum L., che veniva coltivata per questi usi. Il nome specifico fa riferimento alla capacità di questa pianta ad espandersi con facilità.


 
 

ORIGINE

Specie mediterranea. Tipica della macchia mediterranea, cresce ai margini dei boschi, nei cespuglieti o negli incolti, principalmente su altre piante.


 

SPECIE

La robbia selvatica è una pianta erbacea lianosa ricoperta di brevi aculei che la rendono ruvida al tatto. Le foglie sono disposte in verticilli di sei e hanno una forma ellittico-lanceolata; sono coriacee e persistenti, di colore verde lucido. I fiori sono piccoli e numerosi, di colore bianco-giallognoli; la fioritura avviene tra aprile e luglio.

I frutti, piccoli e carnosi, sono prima verdi e diventano neri con la maturazione.


 

CURIOSITÀ

Insieme alla specie Rubia tinctorum, questa specie è stata utilizzata fin dall’antichità per la colorazione delle fibre tessili, delle pelli e delle pitture murali. Le radici sono la parte della pianta da cui viene ricavato il pigmento tintorio da cui si ricava un caratteristico color rosso mattone.


 
Indietro
Indietro

Robinia pseudoacacia

Avanti
Avanti

Rubus ulmifolius