Sambuco

Sambucus nigra L.

FAMIGLIA:
Adoxaceae

 
 
 

ETIMOLOGIA

Secondo alcuni autori il nome latino deriverebbe dal greco sambúke “sambuca”, uno strumento musicale a corde che si suppone venisse costruito usando legno di sambuco. Nigra da niger “nero” per il colore dei frutti.


 
 

ORIGINE

Specie con areale di distribuzione europeo. In Italia è una pianta molto diffusa, dalla pianura fino a circa 1500 metri di quota, soprattutto negli ambienti ruderali.


 

SPECIE

Il sambuco è un arbusto legnoso alto fino a 6 metri. La corteccia è grigio-bruna, verrucosa e suoi rami sono opposti e ricadenti. Le foglie sono composte, imparipennate, formate da cinque foglioline ovato-lanceolate e con margini seghettati, la fogliolina mediana generalmente è più grande delle altre. I fiori color panna sono riuniti in infiorescenze molto vistose e profumate. L’intenso profumo attira numerose api e altri insetti pronubi che permettono la trasformazione dei fiori in grappoli di bacche, nerastre e lucide a maturità.


 

CURIOSITÀ

A parte i frutti e i fiori che hanno diverse proprietà benefiche e possono essere consumati, il resto della pianta è velenoso. Anche i frutti, commestibili, è meglio consumarli dopo averli cotti. I frutti vengono anche utilizzati per produrre inchiostri dal blu, nero, marrone e rosso a seconda delle condizioni della pianta utilizzata e della lavorazione scelta.


 
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